Cosa fare dell'abete dopo Natale

Cosa fare dell'abete dopo Natale: Riutilizzare l'abero

Albero Natale

L'albero di Natale, da tutti conosciuto nella tradizione cristiana, viene realizzato dal 8 dicembre fino al 6 gennaio generalmente con delle conifere, vere o in materiali plastici. Quando si utilizza la conifera vera la più utilizzata in genere è un giovane abete, rappresentato anche dai modelli in plastica. Viene poi decorato con festoni e palle, mettendo la classica punta sulla sommità per rappresentare la stella cometa. Nel periodo natalizio si realizzano quindi grosse vendite di abeti giovani, ma bisogna sempre ricordare che si tratta di un essere vivente che va curato, anche se per poco tempo. L'abete gradisce ambienti e suoli freschi, quindi dovrete annaffiare almeno due volte a settimana il vostro albero di Natale facendo attenzione a che il vaso non contenga ristagni.

Fertilizzatelo ogni 15 giorni con del fertilizzante per piante verdi e tenetelo lontano dalle fonti di calore, come i termosifoni sempre accesi nel periodo natalizio.

Sempre ricordando di avere a che fare con un essere vivente, si raccomanda di non gettare l'albero una volta finite le festività, ma di riconsegnarlo ad un vivaio o a qualche associazione che si occupa del rimboschimento delle zone degradate. Il giovane abete utilizzato a Natale è infatti utilissimo nella riforestazione, grazie ad un apparato radicale molto sviluppato ed espansivo che consente un ottimo equilibrio idrogeologico, trattenendo il terreno per evitare così frane e smottamenti.

Come ultima curiosità segnaliamo che la tradizione dell'albero natalizio è in realtà di origine pagana, e precisamente danese, quando questo simbolo rappresentava il passaggio tra il periodo invernale e quello primaverile, e quindi la rinascita vegetativa e l'abbondanza di cibo.

Albero Natale

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