Giardino
Il giardino è il bellissimo luogo dedicato all'arte del giardinaggio e alla coltivazione delle piante ornamentali per il piacere e il benessere che da questo si riesce a percepire.
I giardini possono essere pubblici o privati, ma hanno tutti quella splendida funzione di allietare e trasmettere le sensazioni uniche delle piante.
Dal punto di vista ornamentale possiamo distinguere tre diversi tipi di giardino per progettazione e tipo di geometria strutturale: il giardino all'italiana, il giardino all'inglese e quello alla giapponese.
Il giardino all'italiana deriva direttamente dalla cultura rinascimentale, con strutture geometriche ben definite, di derivazione latina e romana, con la maniacale progettazione schematica dell'Impero, evidente già nelle costruzioni delle città con il cardo e il decumano che tagliava con due linee rette incrociate la struttura cittadina. Ne risultavano quindi dei veri e propri salotti strutturati con varie specie ma ben suddivisi in spazi e ambienti ben definiti,
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Il giardino all'inglese invece, apparso come concetto nel settecento, tende a mescolare tutti gli ambienti in un ambiente unico, senza definizioni specifiche di spazio, alternando e abbinando i vari elementi arborei, lacustri e floreali tra loro, quando una volta appartenevano invece a ambienti ben distinti. Lo spettatore è cosi immerso in una serie di emozioni ma in uno spazio più ristretto e indistinto.
Il giardino giapponese ha invece un concetto totalmente diverso, inalterato fin dai tempi piu antichi fino alla contaminazione del novecento, quando anche in Giappone iniziò una lenta penetrazione della cultura occidentale. Il concetto di questo tipo di giardino è quello di riprodurre dei paesaggi in miniatura, ricreando dei temi ambientali in modo da avere dei piccoli pezzi di territori diversi rappresentati nel giardino.Per giardino si intende uno spazio all'aperto, sia privato che pubblico, spesso cittadino, dedicato alla natura con la presenza di piante dei più svariati tipi. Esso può essere pubblico, per semplici passeggiate in famiglia o per scopi pedagogici come i giardini botanici, o privato, per il piacere personale individuale.
La storia dei giardini si perde nella notte dei tempi e le prime testimonianze si hanno nell'antichità, con le civiltà egizie e sumere che per prime fecero dei giardini dei luoghi magici ed apprezzati, in armonia con la natura. Per la nostra società moderna così invasa sa tecnologia e consumismo, è forse un po difficile comprenderne l'importanza, e il giardino sembra aver perso quella importante funzione sociale che ha avuto in passato, anche se finalmente nell'ultimo decennio, la tendenza sembra invertita.
Nell'antichità invece la sua funzione era molto importante, non solo per scopi decorativi, ma anche come approvvigionamento di medicinali e spezie nelle città che via via si andavano sviluppando.
I primi resti archeologici risalgono al 2000 a.C., sia nella Mezzaluna Fertile, anche grazie ai leggendari
giardini pensili tramandati dalla tradizione come una delle sette meraviglie del mondo antico. Resti di giardini si trovano anche sulle rive del Nilo dell'antico Egitto e via via nei secoli, grandi tradizioni di costruzioni di giardini sia pubblici che privati, sono appartenuti ai Romani, ai Greci e agli Arabi durante la conquista spagnola.
Il medioevo segnò un arresto nell'edificazione dei giardini, dovuta alla necessità di avere piccoli borghi con viuzze strette per la difesa della cittadina. In Europa i giardini ripresero vigore con le grandi monarchie, che assicuravano una difesa nazionale più completa, per poi evolversi verso la società moderna.
Oggi i giardini sono più o meno diffusi, sia a livello pubblico che privato. Le varietà di piante coltivabili, e le soluzioni progettuali e gli stili sono praticamente infinite, come infinita è la fantasia umana e le possibilità di prodotti dedicati che oggi la società dei consumi offre, quasi in paradosso con la natura armonica dell'ambiente.Il giardino fa parte della cultura umana fin dalla notte dei tempi, quando l'uomo riuscì a manipolare la riproduzione delle piante a proprio vantaggio. All'inizio fu solo a scopo alimentare, ma poi l'uomo iniziò a coltivare anche a scopo ornamentale e di elevazione sociale. I primi giardini erano ad appannaggio dei re e dei facoltosi, inizialmente per la coltivazione delle erbe medicinali, e quindi simbolo di sapere e conoscenze, poi per mostrare la propria regalità sia ai sudditi che agli altri sovrani. Si parla chiaramente di un rapporto con la natura completamente diverso da quello attuale, dove l'ammirazione e la comprensione dei fenomeno naturali è stata sostituita dalla dominazione, dei fenomeni naturali, anche se fortunatamente sembra esserci un ritorno ad un rapporto paritario con il territorio.
Anche oggi, con i rispettivi distinguo rispetto al passato, il giardino può rappresentare uno status symbol, o più semplicemente un luogo deputato ad un rapporto diretto con l'ambiente, tonificante e centro di benessere interiore.
Il giardino, pubblico e privato, è il luogo dove si pratica l'arte della coltivazione a scopo ornamentale e terapeutico, dove l'uomo incontra il piacere degli occhi e dell'olfatto che la natura offre. La società ricomincia a dare sempre più importanza ai giardini, come luogo di terapia dallo stress che essa trasmette tutti i giorni. In un giardino non c'è competizione, business e la sua terapia benevola sull'organismo è ormai scientificamente provata, tanto che l'aroma terapia fa proprio affidamento su piante e fiori per ristabilire gli equilibri persi nel mondo artificiale di cemento che l'uomo ha costruito nel novecento. I giardini si possono progettare a seconda dei propri gusti personali, con piante e fiori specifici che possano darci quel benessere perduto nelle quattro mura domestiche.