L'alloro è un genere di alberi della famiglia delle
Lauraceae, con il nome scientifico di
Laurus Nobilis, derivato direttamente dal latino in quanto i Romani gli attribuivano una simbologia regale e nobiliare. Veniva infatti usato per cingere il capo degli Imperatori e ancor prima dei condottieri valorosi e vincitori degli eventi bellici che portarono la città di Roma a dominare il mondo allora conosciuto. Da sempre l'alloro è inoltre conosciuto e apprezzato in cucina per le sue qualità aromatiche per la profumazione dei piatti di carne e delle minestre, oltre che ha rappresentare una pianta officinale digestiva, tonica e antisettica da assumere nei decotti delle sue foglie.
Nativa delle nostre regioni più calde, questo albero dal comportamento arbustivo si integra perfettamente ed è parte integrante della macchia mediterranea delle zone più calde. Ha una grande resistenza alla siccità e si adatta a qualsiasi tipo di suolo, non importa quanto povero e impervio sia.
Nei climi meridionali, anche di Grecia e Spagna, cresce spontaneamente senza nessuna necessità nelle cure culturali, mentre al nord deve essere allevato favorendo le esposizioni solari e la riduzione dell'umidità relativa.
L'esposizione solare diretta è essenziale, sia per la sua crescita che per l'aromaticità delle sue foglie, che possono essere raccolte e consumate fresche o conservate anche secche.
La moltiplicazione può avvenire sia per semina che per talea, ed è possibile coltivarla anche in vaso, grazie al suo comportamento arbustivo.
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