Il bambù è un albero che fa parte di una tribù, detta delle
Bambusaeae, parte della famiglia delle
Poaceae. Tutte le specie appartenenti a questa tribù sono native della fascia tropicale e subtropicale tra il 50° parallelo nord e il 47° parallelo sud. Alcune sono nane e misurano poche decine di centimetri, mentre quelle giganti possono raggiungere anche i 40 metri di altezza. Le specie sono circa 1000, diffuse tra l'Asia, l'Africa, le Americhe e l'Oceania. L'unico continente in cui la specie non è diffusa, chiaramente allo stato selvatico e spontaneo, è l'Europa, mentre in America del Nord il bambù è riuscito a colonizzare le aree più calde come quelle della Florida. Naturalmente allo stato domestico il bambù è oramai diffusissimo, non solo come pianta ornamentale, ma anche come albero molto sfruttato per le caratteristiche del suo legno, molto elastico e resistente, anche all'umidità, ideale per i mobili da esterno.
Il bambù può comportarsi anche come pianta infestante, a causa del suo apparato radicale a rizoma che riesce a risalire in superficie anche a distanza di qualche metro per sviluppare altri tronchi. Per evitare questa natura infestante nel proprio giardino si possono utilizzare delle tecniche molto semplici come piantare delle palizzate profonde per circoscrivere le radici.
Si presenta con un tronco liscio e una crescita incredibile che rappresenta un record nel mondo vegetale, con sviluppi anche di un metro al giorno. Il foglia è rado e tutto concentrato sulla sommità.
La moltiplicazione si ottiene esclusivamente per divisione dei rizomi, in quanto il bambù ha una riproduzione molto particolare. Fiorisce infatti solo una volta nella vita, in età adulta, e generalmente poi soccombe a causa delle enormi energie consumate nello sviluppo del seme.
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