La quercia, nome scientifico
Quercus, è uno degli albero più maestosi conosciuti, della famiglia delle
Fagaceae. Il genere ha molte specie, di cui sono conosciute 450 circa, alcune anche arbustive, tutte rustiche e spontanee. Nelle specie più imponenti raggiunge altezze considerevoli, anche di 30-40 metri, ma soprattutto età molto longeve, alcune che superano anche i mille anni, anche se generalmente si attestano tra i 600 e gli 800 anni di età.
Le querce europee sembrano derivare tutte da quelle italiane e spagnole, ritiratesi nelle due penisole al tempo dell'ultima glaciazione. Si sarebbero poi espanse al resto d'Europa, fino alla Russia, una volta che il pianeta ritornò al clima attuale.
In Italia sono moltissime le specie presenti, con peculiarità per ogni regione. La più diffusa è la
Quercus Pubescens, che è presente in tutte le aree tranne che nelle pianure alluvionali.
Ha un età media di circa 300 anni e un'altezza di 20 metri. Altra specie molto diffusa è la
Quercus Petraea che colonizza tutta l'Italia tranne la Sardegna, dove invece è presenta la
Quercus Suber. La famosa quercia da sughero sarda.
Tra le specie arbustive c'e la
Quercus Coccifera, che non supera i due metri, presente nelle grandi isole e in Liguria.
La quercia è un simbolo di saggezza data la sua longevità, e viene molto sfruttata nell'industria del legname per vari scopi. Oltre alla già citata quercia da sughero sarda, utilizzata nella produzione dei tappi, l'enologia sfrutta la quercia per la produzione di botti da invecchiamento grazie alle specie
Quercus petraea e Robur. Questi legni garantiscono la cessione di tannini nel vino, con cessione anche di ottimi aromi.
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